Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione, all’udienza del 19 aprile 2018, hanno affermato che in caso di sequestro probatorio non è sufficiente utilizzare formule sintetiche e precostituite per motivare il provvedimento.
Anche al fine di giustificare il sequestro probatorio del corpo del reato, infatti, è necessario indicare precisamente le motivazioni che supportano le finalità perseguite.
Non è sufficiente agire per il generico ”accertamento dei fatti”: per legittimare il sequestro è necessario precisare quale sia la presunta relazione tra la cosa sequestrata e i fatti da provare.